La calcolosi urinaria è una malattia legata alla precipitazione di taluni costituenti che, normalmente disciolti nell’urina, precipitano, si aggregano e danno luogo alla formazione dei calcoli.
Possiamo fare l’esempio dello zucchero disciolto in un bicchiere d’acqua o nel caffè; fino ad una certa concentrazione lo zucchero rimane in sospensione, superando un valore limite precipita in fondo al bicchiere.
L’urina è un mezzo molto piu’ complesso dell’acqua perchè all’interno sono presenti molte sostanze che tendono a far rimanere solubili i sali presenti, altre che al contrario tendono a farli precipitare; quando le sostanze in sospensione superano una certa soglia, o vi è una diminuzione dei prodotti che tengono in sospensione i sali, si ha la precipitazione.
Il tipico prodotto che aiuta a tenere in sospensione i sali è il citrato , la cui carenza puo’ causare la formazione dei calcoli; una sostanza che talora può trovarsi in eccesso e precipitare, anche in presenza di adeguata concentrazione di citrato, è il calcio.
La stragrande maggioranza dei calcoli urinari sono formati in tutto o in parte da calcio.
Esistono numerose alterazioni del metabolismo del calcio ( la regolazione continua che il nostro organismo opera sulle concentrazioni di calcio nel sangue).
Il valore del calcio nel nostro corpo è ottenuto grazie ad una continua regolazione che il nostro organismo opera: regolazione dell’assorbimento di calcio dai cibi, assorbimento o il rilascio di calcio dall’osso, eliminazione o il riassorbimento di calcio con le urine a livello renale.
Nonostante queste premesse, la maggior parte delle calcolosi urinarie, non trova una spiegazione univoca o una alterazione particolare.
Una volta che il calcolo si è formato, può provocare una ostruzione delle vie urinarie e determinare l’insorgenza della “colica renale”: questa è tipicamente rappresentata da dolore acuto, forte, al fianco con irradiazione in direzione dell’inguine dello stesso lato, o verso l’addome.
Si possono associare altri disturbi come nausea e vomito, emissione di urine ematiche.
Il dolore è legato alla ostruzione del deflusso dell’urina lungo un qualsiasi punto della strada che dal rene porta l’urina sino in vescica.
Alcuni calcoli tuttavia non determinano quadri dolorosi; tipicamente le calcolosi a stampo
La calcolosi urinaria, o urolitiasi, è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di uno o più calcoli di dimensioni variabili, contenuti all’interno delle cavità escretrici del sistema urinario, dai calici, all’interno del rene, all’uretra.
COMPLICANZE
La ostruzione da calcolo puo’ determinare oltre al dolore la febbre, e l’arresto momentaneo (o definitivo se non trattata o non risolta) del funzionamento del rene.
La calcolosi renale tende ad aumentare di volume nel tempo, a dare ostruzione della via escretrice a monte del calcolo stesso, a determinare infezione, e alterazioni della funzione del rene.
La calcolosi ostruente non trattata dilata la via urinaria a monte fino a trasformare il rene in una cavità enorme, non piu’ funzionale, contenente solo urina infetta (foto.1).
I calcoli possono essere di diverse dimensioni e posizionarsi in sedi diverse in qualsiasi punto della vie urinaria.
I calcoli della vescica sono invece dovuti a condizioni di ristagno di urina o flusso ostruito, tipico della ipertrofia prostatica
TERAPIA
La terapia della colica renale è quella della sedazione del dolore.
La terapia della calcolosi è invece una terapia chirurgica.
I piccoli calcoli possono essere espulsi spontaneamente.
Sino a non molti anni fa la chirurgia classica era la padrona della scena: ampi tagli chirurgici per asportazione di calcoli di dimensioni variabili, lunghe degenze e complicanze.
Da diversi anni la terapia chirurgica si avvale di strumenti miniaturizzati, rigidi o flessibili (foto.2) , che permettono di sfruttare le vie naturali , di raggiungere il calcolo, e con appositi mezzi, di frantumarlo ed asportarlo.
Il passo in avanti tecnologico decisivo è stato compiuto con il laser che permette il trasporto di enormi quantità di energia all’interno di piccolissime fibre di vetro, che a contatto del calcolo rilasciano l’energia in uno spazio ristretto a ridosso del calcolo e ne determinano la frantumazione.
La calcolosi renale anche di grande volume oggi puo’ essere risolta con tecniche endoscopiche o con tagli centimetrici al cui interno vengono fatte scivolare particolari strumentazioni.
Queste tecniche hanno permesso di ridurre enormemente i tempi di degenza ed i costi clinici del trattamento. Le complicanze del trattamento si sono certamente ridotte, divenute specifiche per il trattamento eseguito.
I piccoli calcoli in posizioni favorevoli possono inoltre essere efficacemente trattati con le onde d’urto; si tratta di forme di energia che prodotte da macchinari particolari vengono puntate sul calcolo dove si infrangono polverizzandolo.
URETEROSCOPIA E RIRS, PERCUTANEA
La ureteroscopia è una metodica ideata per il trattamento dei calcoli ureterali e si avvale di uno strumento particolare, l’ureteroscopio (foto.2).
Questo strumento può essere semirigido o flessibile.
Entrambi sono dotati di una ottica che permette la visione , di un canale operativo al cui interno si possono fare scorrere vari strumenti e la fibra laser.
É intuitivo come la flessibilità permetta di giungere in punti ove piu’ difficilmente giunge uno strumento metallico, anche se il rovescio della medaglia è rappresentato da un costo molto maggiore, e da estrema facilità di rottura.
Raggiunto il calcolo all’interno dell’uretere, questo viene frantumato generalmente con il laser (foto.3).
Con lo strumento flessibile è possibile eseguire anche il trattamento di calcoli presenti all’interno del rene (RIRS).
Al termine della procedura generalmente si ripone un tubicino all’interno dell’uretere per permettere un efficace drenaggio dell’urina che altrimenti non defluirebbe per l’edema legato al trattamento; il tubicino, o stent ureterale (foto.6) , viene rimosso a distanza di tempo variabile con una semplice cistoscopia ambulatoriale.
PERCUTANEA
I calcoli renali di maggiori dimensioni e la calcolosi a stampo possono essere trattati con la chirurgia percutanea.
Questa consiste nel pungere il rene con un ago tramite la cute del fianco ; giunti sul calcolo con l’ago , si fa procedere un filo e attraverso questo si procede con la dilatazione sino ad ottenere un calibro congruo al passaggio di un piccolo tubo o camicia, attraverso il quale finalmente di fanno procedere gli strumenti necessari alla frantumazione ed asportazione del calcolo (foto.4).
Si tratta di una metodica tecnicamente complessa, dotata di possibili complicanze specifiche.
Calcolosi urinaria = calcolosi delle vie urinarie, o urolitiasi