Prevenire significa mettere in atto un insieme di misure atte a contrastare l’insorgenza di un evento. Ad esempio una guida prudente evita o minimizza il rischio di incidenti.
In Medicina l’evento che si vuole minimizzare o evitare, è l’insorgenza di una malattia.
Esistono tre diversi livelli di prevenzione:
Primaria: consiste di una serie di interventi o abitudini che mirano a evitare o ridurre lo sviluppo di una malattia; rientrano qui le attività di promozione della salute; le campagne contro il fumo, le campagne per l’attività motoria o per il controllo del peso corporeo ed in genere tutti gli atteggiamento che mirano a modificare abitudini errate di vita
Secondaria: esempio, le campagne per la identificazione precoce di una malattia, che quindi non prevengono l’insorgere della malattia ma tendono ad identificarla nelle fasi precoci, quando per questa vi sia una cura efficace. Lo strumento tipico attraverso cui si attua la prevenzione secondaria è lo screening: il PAP test per la prevenzione del cancro dell’utero, la mammografia per la precoce identificazione del cancro della mammella, il PSA per la identificazione del cancro prostatico in fase precoce.
Terziaria: riguarda le complicanze della malattia, della recidiva di malattia e delle misure attuate per il contrasto della malattia
In urologia, in particolare, la prevenzione mira a prevenire l’insorgenza di malattia neoplastiche e non.
Cosa possiamo articolarla?
Prevenzione primaria
Una serie di interventi che mirano ad evitare l’ insorgenza della malattia o a ridurne il rischio di insorgenza. Certamente un corretto stile di vita: rimanere in un buon peso forma, l’attività motoria costante, evitare l’accumulo di grassi nel nostro organismo, l’abuso di zuccheri, rappresentano tutte un fondamentale metodo di prevenzione; grassi in eccesso nella dieta e di conseguenza nel nostro organismo , l’ aumento di peso , il diabete, sono tutte cause o importanti concause nell’insorgenza del danno del microcircolo, responsabile del deficit erettile, disturbo sempre più frequente nel nostro mondo .
Oggi si può oggi affermare con certezza, che l’abuso di zuccheri nella dieta, attraverso un complesso meccanismo, sia quanto meno corresponsabile del cancro prostatico e delle neoplasie in genere; l’abuso di zuccheri genera picchi di insulina (l’ormone che contrasta gli effetti dell’aumento dello zucchero nel sangue) che è in grado di attivare una cascata infiammatoria e la crescita cellulare; certamente quindi non abolizione degli zuccheri ma controllo della loro assunzione.
L’abolizione del fumo: una correlazione certa è palese tra il cancro del rene ed il fumo; un rischio 9 volte superiore rispetto ai non fumatori per il tumore della vescica, legato alla immissione nelle urine di prodotti di degradazione del fumo.
Rapporti sessuali: a rischio sarebbero da evitare, ma certamente l’uso del preservativo riduce il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmesse : dalle usuali infezioni batteriche, a quelle virali ( Herpes, HPV, ) che possono seriamente compromettere la vita di coppia e la sessualità di coppia, e nel lungo periodo determinare insorgenza di neoplasie: del pene, della cervice uterina .
Prevenzione secondaria: l’analisi delle urine da eseguirsi periodicamente in soggetti a rischio ( per lavoro o esposizione tabagica) può permettere di identificare una minima quantità di sangue nell’urine ( microematuria) e avviare un iter diagnostico precoce; astensione dal fumo: anche dopo che si è verificata l’insorgenza di una neoplasia della vescica, l’astensione del fumo, comporta un netto miglioramento del tasso di recidiva di malattia.
Screening del PSA : un semplice prelievo ematico all’interno di talune famiglie diviene imperativo; nelle famiglie in cui vi sono stati già dei casi di neoplasia prostatica, lo screening del cancro della prostata DEVE essere eseguito a partire dai 40 anni di età . Il valore normale di PSA ai 40 anni di età viene collocato tra 06 e 08 ng/ml
Screening opportunistico del PSA: è uno screening condotto per motivi di opportunità ( in pazienti a rischio per età o per sintomi, o perché richiesto dal Paziente ); il valore di PSA si correla con il volume della ghiandola prostatica e all’età. Non esiste un valore minimo di PSA ; teoricamente più e basso il valore meglio è.
L’interpretazione dei dati del PSA incrociata con la esplorazione rettale e il volume ghiandolare e l’età del Paziente permettendo all’urologo di avere delle informazioni che il solo PSA non permette di desumere.
I testicoli vanno, palpati periodicamente ( autopalpazione dei testicoli in occasione della doccia che con il suo calore ne facilita la valutazione), soprattutto nei giovani che rappresentano la classe maggiormente a rischio.
Qualsiasi alterazione della consistenza e volume dei testicoli deve portare ad una visita specialistica potendosi trattare di un varicocele o di alterazioni di diversa natura e significato.
Un buon stile di vita, un controllo periodico , la adesione alle campagne di sensibilizzazione promosse periodicamente, un buon rapporto con il Medico di Medicina Generale ( il vostro Medico di Famiglia) , sono certamente fattori in grado di influenzare la nostra longevità, in pieno benessere.